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mercoledì 14 gennaio 2009

Sense and Sensibility

Ho letto Ragione e Sentimento in inglese per un gruppo di lettura durata tutto dicembre.
Continuo a trovare grandiosa l'idea di leggere in contemporanea dei libri e poi scriverne pezzo dopo pezzo.

Tornando al libro, nonostante la genialità tipica della Austen nel descriverci grettezze familiari e non, tutte legate ai soldi, non sono stata trasportata dal libro come è successo con altri della stessa autrice.
E forse sta tutta qui la grandezza del libro. Sì perché in Sense and Sensibility è impossibile stare dalla parte di qualcuno (fatta eccezione, forse, del colonnello Brandon), perché nessuno può riuscire veramente simpatico e coinvolgente. Elinor è troppo perfettina e buona, Marianne troppo egoista (seppur un po' più vera della sorella), Edward insignificante, Willoughby pusillanime...
La Austen cerca di rendere i suoi personaggi esempi di categorie generali e facendo questo ce li rende più distanti. Lo scopo didascalico però è immenso. Infatti, trovo che le descrizioni dell'epoca, soprattutto attraverso l'interazione dei personaggi sia azzeccatissima, pungente e cruda.
Un altro aspetto per me fondamentale è stata la quasi nullità dei protagonisti maschili. Solo le donne fanno, disfano, scelgono...solo il colonnello si contraddistingue, ma sembra anche lui poco padrone della sua esistenza. La Austen dipinge un mondo in cui gli uomini sono privilegiati, ma le donne hanno imparato a dettar le regole senza darlo troppo a vedere.

Consiglio a tutti il film di Ang Lee con Emma Thompson e Kate Winslet e anche la nuova versione della BBC datata 2008, più in sintonia con il romanzo.

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