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venerdì 28 novembre 2008

Jane, Arthur e la nevebis

Diciamolo subito...un'altra nevicata...più bella ancora della precedente...uffa, vorrei avere qualcuno attorno per fare una battaglia di palle di neve prima che si imbruttisca e si sporchi...ma tant'è!
Devo aggiornare le letture terminate.


Ho finito Jane Eyre. Tecnicamente è la seconda lettura. La prima risale, ahimè, a 12 anni fa. Ma la peculiarità stavolta è che l'ho letto in inglese. Avevo comprato il libro qualche estate fa, ma non avevo mai accennato a leggerlo. La prima lettura era stata su un libro della biblioteca, quindi questa è la mia vera copia... Ho ritrovato tutto e molto di più. Per me Jane rimane un modello, soprattutto di pensiero, di razionalità...in lei ci sono fortissime passioni, ma sempre la voglia di comprenderle e di agire per il meglio. Non si fa mai sopraffare, neanche nelle situazione peggiori e più assurde. Sembra più moderna dei suoi tempi, in realtà anche dei nostri. E' un simbolo di libertà...che nel caso delle donne non è mai ovvia.


Ho poi letto Doppio Sogno e mi sono posta la domanda: perché non leggo di più Schnitzler? Il libro è interessante soprattutto perché parla, senza darlo molto a vedere, in maniera disarmante, della coppia. I meccanismi, gli allontanamenti, le vane promesse che ci si fa e si fanno...
Su tutto due frasi:
"Ah, se sapeste!"e "Non si può ipotecare il futuro". Da leggere!!!

mercoledì 26 novembre 2008

Un bella giornata

Ieri ho incontrato il relatore della tesi. Non è andata male. Specifico: a lui è piaciuto quello che gli ho portato...rimango coi piedi per terra perché ora, dopo aver ordinato il tutto, dovrò cercare di darmi una mossa per buttar giù il vero materiale. Però mi ritengo soddisfatta...devo...che palle questo criticismo cosmico che mi accompagna!
Nonostante il criticismo mi sono concessa un salto in libreria di regalo ed ecco gli acquisti:

Continuo a non trovare il secondo della serie di Thursday...però mi sono buttata su Lansdale, secondo delle serie di Hap e Leonard e sul primo della serie di Nicholas Eymerich. Doppio Sogno era scontato...lo volevo da un po'...non potevo lasciarlo lì! Mi sento proprio una viziosa...

lunedì 24 novembre 2008

Neve, Neve, Neve!

giovedì 20 novembre 2008

Vita sociale...golosa

Essenzialmente sono un' asociale...meglio forse dire eremita...ma qualche volta esco anch'io!
Ieri sera, nel segno della moda più del periodo che c'è, sono andata a fare un Aperisushi in un locale, La Divina Commedia in via San Donato 47 a Torino. E' un modo per mangiare sushi (non si mangia nemmeno male) con gli 8 euro dell'aperitivo. Il problema è un pochino la ressa ad accaparrarsi il cibo che arriva sì, ma poco per volta. Comunque penso che lo rifaremo (la mia amica Daniela ed io).

L'apice della serata però è precedente, ovvero quandom per fare un regalo, siamo passate in un posto ridefinito da noi come "di perdizione".
Un negozio di tè sfusi e non, cioccolato di ogni tipo, caffè particolarissimi e biscotti da ogni parte del mondo (compresi i fantastici shortbread: puro burro!). Non ho resistito e ho comprato un fantastico e già testato tè alla fragola piccante e anche una bella scatoletta di metallo per conservarlo (per quanto può durare).
Qui metto il link, ma non è un granchè:
http://www.teaecompany.it/
Ed ecco la foto del tè, peccato che non si possa trasmettere l'odore!!!

mercoledì 19 novembre 2008

Dita incrociate

Ieri è stato il primo giorno in cui ho messo il naso fuori casa dopo 2 settimane! E ovviamente è stata una giornata bruttissima a Torino! Ma è stato comunque niente male.
Ho fatto la produttiva andando in biblioteca per la tesi e poi mi sono anche concessa un regalino, che però era già in preventivo, ovvero l'acquisto di Sense and Sensibility. Ho fatto comunque la super-ragna, acquistando una versione Penguin molto economica (3,60 euro)! Che grande casa editrice, comunque.

Il prof per la tesi mi ha risposto...ho martedì l'appuntamento...ora tocca a me...che ansia...al lavoro, quindi!!!

lunedì 17 novembre 2008

Sensibilità

La sensibilità per me è soprattutto un difetto.
Da come la vedo io rischia di inaridire molto una persona, proprio perché spesso si è focalizzati su ciò che si prova, verso l'interno.

Ma ci si può ribellare all'aridità dei cuori che ci circondano?
Lo spero.
Forse un modo è compatire, forse un altro è ignorare.
Il modo migliore è allontanarsi. Per non inaridirsi. Allora avremmo perso.
Ed io non voglio perdere. Voglio andarmene.

domenica 16 novembre 2008

Le città invisibili (ma davvero così tanto?)

Ho da sempre un po' di pregiudizio su Calvino.
Non so bene il perché. Alle superiori ricordo che non mancava mai nella lista delle possibili letture estive tra cui scegliere. Forse erano quei titoli così strani...non so.
E non so nemmeno se ora che mi sono sbloccata ne leggerò qualcos'altro.
Strano, visto che Le città invisibili è veramente un libro interessante e pieno di spunti.
Ho scelto questo libricino nella speranza di trovare frasi interessanti da citare nella tesi...lo so, che motivo becero e interessato.
E ne ho pure trovate!
Ma non mi sono fermata lì. Già, perché il libro parla di città, ma soprattutto evidenzia un elemento, il modo in cui le città vengono vissute, e si concentra lì. Lo fa immaginando città che, seppur con descrizioni surreali, assomigliano veramente tanto a quelle che conosciamo.
Ed è su questo livello che il libro prende, descrivendo quanto le città possono assomigliare alla nostra visione della perfezione, oppure quanto possano essere opprimenti o banali.
Lo consiglio a tutti, sia del settore sia semplici cittadini, sia chi cittadino non è ma è curioso. E lo consiglio soprattutto a tutti gli urbanisti del mondo, ecco per loro la metterei come lettura obbligatoria!!!

sabato 15 novembre 2008

Uff Uff Uff

Oggi sono proprio un po' triste...e allora per tirarmi su, oltre a superimpegnarmi per la tesi (ci crediamo?), e visto che sono impossibilitata per salute ad andare in libreria a comprarmi il secondo libro di Thursday Next, mi dedicherò alla lettura de Le città invisibili di Calvino, comprato prima di questo problema di tonsille.
Non è male neanche per darmi qualche idea per la tesi, magari qualche citazione iniziale dei capitoli.

Mi sono fatta fregare (;)) da un altro gruppo di lettura: Ragione e sentimento della Austen che inizierà a dicembre, quindi ho fatto una piccola modifica alla mia lista per la Sfida dei Medi, sostituendolo con La mia Africa. E' lì da una vita e non mi sono mai decisa a leggerlo.

1) Revolutionary Road di Richard Yates, pp. 405;
2) Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, pp. 272;
3) Il signore delle mosche di William Golding, pp. 239;
4) L'educazione sentimentale di Gustave Flaubert, pp. 365;
5) Everything is illuminated di Jonathan Safran Foer, pp. 288;
6) Le lacrime di Nietzsche di Irvin D. Yalom, pp. 425;
7) Il dottor Stranamore ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba di Peter George, pp. 245;
8) La mia Africa di Karen Blixen, pp. 298;
9) Natura morta di Antonia S. Byatt, pp. 402;
10) La tredicesima storia di Diane Setterfield, pp. 412;
11) Ascolto il tuo cuore, città di Alberto Savinio, pp. 396;
12) Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie - Al di là dello specchio di Lewis Carroll, pp. 238;
13) Bel-Ami di Guy de Maupassant, pp. 416;
14) Anime alla deriva di Richard Mason, pp. 356;
15) Parole nel vuoto di Adolf Loos, pp. 373.

giovedì 13 novembre 2008

Non ne avevo dubbi!

Lo sapevo infatti che sarei stata rapita (anch'io!!!;) da Jasper Fforde.
Il caso Jane Eyre è un fantastico libro su un mondo parallelo dove i libri sono tutto. E attorno a loro si muovono le vite dei personaggi, come se fosse la cosa più normale che esiste.
Forse sono un po' di parte, in quanto molti dei libri citati da Fforde li ho letti e apprezzati, ma il romanzo è molto di più!
In alcuni punti è una palese satira della realtà politica attuale e in altri parla di fino a che punto possono arrivare le manie umane (anche le più nobili).
Infine, non vedo l'ora di leggere il secondo della serie della mitica Thursday Next!

Memorie di Adriano

Ho finalmente postato ieri il commento per il gruppo di lettura su aNobii (ammetto una certa inerzia, ma la gola mi sta uccidendo! Tutte scuse...;)).
Ora quindi posso commentare Memorie di Adriano!

Inizio dicendo che non me l'aspettavo così. Credevo fosse un libro un po' barboso. Invece mi ha subito preso.
Adriano è così schietto nel parlare della sua vita, anche in quelle parti tutt'altro che nobili che non ho trovato fastidiosa la sua palese arroganza. Da quel punto di vista, ho preferito pensare che un uomo così (un imperatore) non poteva essere umile.
Mi è piaciuta la sua saggezza nel plasmare il mondo: ne aveva le possibilità e l'ha fatto, consapevole che non sarebbe durata. Però l'ha fatto privilegiando spesso la pace alla guerra, che conduceva solo se necessario. Condanna le guerre di religione e il fanatismo che lo supporta. Mi è sembrato così attuale il suo pensiero.
E poi l'amore. Per un bambino e poi ragazzo.
All'epoca era d'abitudine così, quindi non ho voluto essere moralista (seppur lascia ovviamente qualche perplessità. Del resto lo fa anche leggere il Simposio di Platone o Romeo e Giulietta di Shakespeare).
Ma la caratteristica che fa scomparire ogni pregiudizio sulla natura del rapporto tra Adriano e Antinoo è la sua umanità. Adriano vuole amare e quando il sentimento lo sovrasta, si spaventa. Come mi sono ritrovata! L'imperatore decide di allontanare, di schermarsi...ma non gli riesce. Credo che tutto quello che succederà dopo sarà una conseguenza di questa paura.

Tra i suoi molti insegnamenti, quello che più mi ha colpito è stato il suo essere sempre aperto al mondo, il suo viaggiare ovunque senza pregiudizi. Mi piacerebbe conoscere persone così, oggi.
Come al solito sono stata confusionaria...credo però che Adriano lo porterò sempre con me...e consiglio a tutti di leggere questo capolavoro della Yourcenar.

martedì 11 novembre 2008

Solo un assaggio!

Voi amate i bambini? Sembra una domanda brutta? Subdola? Strana?
No, niente allarmismi. Io adoro i bambini, in particolare quei due angeli dei miei nipoti (tre anni lui, uno lei). Li adoro soprattutto quando riescono ad attaccarmi malattie infantili senza nome e le mie mani si ricoprono di puntini rossi che pizzicano.
Secondo mia sorella non possono essere stati loro (ammalati con stessi puntini l'altra settimana). Alla mia dottoressa l'ardua diagnosi. Domani si farà quattro risate...;)


Per la tesi sono in ansiotica attesa...

venerdì 7 novembre 2008

Aggiornamento

Questi sono i libri che desidero comprare nel prossimo futuro:

- Norwegian wood di Haruki Murakami;

- Revolutionary Road di Richard Yates;
- Le città invisibili di Italo Calvino;
- Mucho Mojo di Joe R. Lansdale.

Magari se mi faccio degli elenchi non svariono una volta in libreria...;)


giovedì 6 novembre 2008

Aiuto!

Ho bisogno di aiuto!!!
Non riesco a svegliarmi ad un'ora decente!!!

Ormai è la terza mattina.

Martedì: 4.30.
Mercoledì: 5.30.
Giovedì: 5.00.

Uffa!!! E poi crollo...e merda ieri continuavo ad "assentarmi" durante la mitica (o almeno così mi ha detto mio padre..grrr) partita della Juve.

Cosa posso fare???
Cioè, non sono neanche le 7 del mattino e ho già sonno!!!

mercoledì 5 novembre 2008

Il giardino dei Finzi-Contini


Possiedo questo libro da circa 4 anni. A volte è strano come il cervello funziona! Non so assolutamente perché l'ho iniziato proprio adesso. Forse non temevo più di non finirlo...;)

Su certi libri si sa sempre qualcosa, in questo caso sapevo che si trattava di un libro sugli ebrei.
Su certi libri quel qualcosa che sempre si sa è uno strato superficiale che centra ben poco con il cuore della storia.
Sì, perché Il giardino dei Finzi-Contini è una storia di persone che vivevano, studiavano, amavano, crescevano.
E tutto in un'Italia che ci hanno fatto scordare, assordati dai luoghi comuni, dalle frasi fatte.

Un libro come questo è prezioso, perché vero. Aiuta a non lasciarsi appannare, è una vera testimonianza, non urlata, ma che non può non commuovere.

martedì 4 novembre 2008

In questi giorni pensieri lugubri aleggiano nella mia testa.

In questi giorni pensieri lugubri aleggiano nella mia testa.

Sarà che è appena passato il giorno dei morti, nel quale ho fatto un giro dei cimiteri per tutto il Piemonte.

Sarà che, stando a casa a tesizzare, ho la sfiga di venire sempre più a contatto con telegiornali e dibattiti politici che si dilungano sulla già tanto citata crisi.

Sarà che andare a lavorare mi sembrava più concreto di quello che sto facendo ora, anche se so bene che è esattamente il contrario.

Sarà...

Però sono stufa...vorrei esser capace di credere di più in me e nel futuro che so che ho lì a portata di mano, perchè, è vero, attualmente le cose fanno schifo, ma so che su certe cose sono fortunata (e non nel senso che mi dicevano le suore alle elementari!).

C'è qualcuno che crede in me, nonostante tutto il mio scetticismo.

Ho sentito di recente questa frase: "Ci vuole coraggio a essere felici"...ma quanto è vero?



P.S. Ho finito Memorie di Adriano con Taccuini e note varie! Per commentare aspetto il termine del gruppo di lettura.