Le notti bianche raccontano la vita (e sì, perchè che differenza può fare tra 4 notti e 4 anni? O 40?) di un sognatore. Ma un sognatore nel senso più estremo del termine, un animo dolce e sensibile, ma che non può che condurre una vita di nulla, nei suoi sogni.
Colpisce tanto, davvero. Colpisce chi, come me, ha vissuto rapporti solo nella sua testa, chi ha creato mondi, chi lotta ogni giorno per non ricaderci dentro.
Sembra troppo forte come commento?
Eppure credo, anzi, so, che non siamo in pochi.

P.S.: Ho scoperto che Visconti ne ha tratto un film nel 1957 con Mastroianni e Maria Schell. No, ma cosa dico, ne hanno tratto ben più di una versione cinematografica. Questo sito è molto interessante, Le Notti Bianche.
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