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domenica 17 maggio 2009

Natura morta


Sono soddisfatta del commento che ho postato su aNobii e così mi voglio autoreciclare.

Vivisezionati

La Byatt viviseziona i suoi personaggi. Li mostra dal punto di vista cerebrale, fisico, chimico. Poi ribalta tutto e ci fa capire anche ciò che provano. Con nessuno ci può essere una totale immedesimazione. Che sia più vicina alla vita?
Che sia questa la nostra realtà, il nostro modo di metterci in relazione con gli altri? Erudizione e vita. Saggio e romanzo. Tragedia e racconto. Non so quanto vorrò aspettare a leggere il terzo volume...

E aggiungo qui.
Tutte le volte che leggo qualcosa di quest'autrice mi stupisco per la sua fredda lucidità che non riesce però a nascondere totalmente l'amore che prova per coloro che crea. In lei, più che in altri, mi sembra forte il legame storia-autrice, un rapporto a volte ambivalente, conflittuale, ma vero.
E' il forte senso di verità che mi coinvolge. Il sapere che nulla verrà nascosto al lettore. Ma non per amore del pruriginoso e del sensazionale, ma semplicemente perché così è la vita. Vera.

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