Come ho fatto a dimenticarmi di commentarlo sul blog? Vuol proprio dire che non ci sono molto con la testa...in ogni caso avverto, potrei anticipare troppo del libro, se non l'avete ancora letto, fermatevi qui!
Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald è un libro mitologico, nel senso che ha il potere di creare figure mitiche. Gatsby, infatti, non è meramente un personaggio, ma si fa rappresentante di un'America insieme passata e attuale. Un arrampicatore sociale, un uomo senza scrupoli, un uomo elegante e misterioso, che si vergogna delle sue origini, che vuole trasformarsi, per un sogno, un ideale, una bugia, forse...
Il libro si legge con un forte senso di malinconia. Si crea attraverso i racconti delle feste dove le persone cercano un divertimento quasi stupido, si stordiscono, sopportano cose da non sopportare e forse, ogni tanto, un poco si innamorano. Ma su questo Fitzgerald lascia il dubbio...
Non me ne ero resa conto, ma sembra che stia facendo una sfida tutta mia, quella dei libri da cui sono stati tratti film con Robert Redford: dopo
Gatsby sto leggendo
La mia Africa...cosa significa? Che il prossimo sarà L'uomo che sussurrava ai cavalli?
3 commenti:
Non è che fai dei sogni strani con Redford protagonista?? ^__^
Ma nooo...mi sta pure un po' antipatico...;)
L'uomo che sussurrava ai cavalli mi era piaciuto molto, molto più del film che in alcune parti è stato cambiato..
Posta un commento