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giovedì 19 marzo 2009

Dubbi

Lo so è presto e a quest'ora certi argomenti sono troppo per il mio cervellino impantanato (sì Eros, mi hai insegnato questa parola tanti anni fa e non l'ho mai scordata!), ma mi è sorto un dubbio.

E' mai possibile che il nostro Presidente del Consiglio e il Papa come tratto in comune debbano avere dei "traduttori di significato" per ciò che dicono?
E' mai possibile che, essendo loro anche dei comunicatori (o almeno avendo un entourage dietro che gli dice cosa dire), non riescano ad essere chiari fin da subito, senza che poi, da mille parti, arrivino spiegazioni alle loro parole?
E' mai possibile che sia tutto il resto del mondo a non comprenderli? A capire male?
Oppure, molto più semplicemente, volevano dire esattamente quello che hanno detto?

Lo so, rimane troppo presto per pensare a queste cose (e il mio maldestro uso dell'italiano lo mostra), ma è da dire che l'antistaminico ogni giorno fa effetto prima. Diamo la colpa alle droghe...:)

3 commenti:

Pereira ha detto...

in realtà credo sia la dimostrazione del relativismo linguistico e della sua sclerotizzazione di cui si fanno portatori oggigiorno i politici e i rappresentanti di una presunta morale (vedi il papa), che appena affermano concetti di dubbio gusto ed intelligenza, quale dimostrazione di una scarsa conoscenza della realtà fattuale, debbono per forza addurre delle giustificazioni alle loro castronerie, che per essere ridimensionate, inevitabilmmente oggigiorno paiono necessitare di un gruppo di "correttori di bozze linguistiche", che nel loro palesarsi appaiono ancor più inutili e farlocchi delle affermazioni dei loro stessi datori di lavoro.
e sinceramente anche questo mio commento in quanto a castronerie linguistiche fa la sua porca figura... e non mi drogo neppure! DOH!!! :D

vetsera ha detto...

Il guaio più grosso è che tutta questa sclerotizzazione ce la beviamo ormai senza batter ciglio, è quasi la norma.
Forse stiamo smettendo di prestarci attenzione perchè pensiamo che le parole non contino più.

Pereira ha detto...

concordo in pieno, le parole vengono utilizzate con una facilità e leggerezza impressionante, snaturandone spesso il senso stesso, propinandoci concetti e situazioni che producono in noi dei riflessi pavloviani...